L’Associazione promuove, attraverso i suoi soci, il sostegno alla comunità, ad esempio, grazie al progetto GR.A.N.D. che opera in vari Centri Nutrizionali, dove ogni giorno i bambini consumano un pasto caldo.

Una risposta alle difficoltà quotidiane delle famiglie più povere viene offerta, inoltre, attraverso il sostegno al Centro Nutrizionale “Mazzieri” presente presso l’ospedale della Missione di S.Theresa ad Ibenga. Il centro è stato costruito anche grazie alla nostra Associazione ed intitolato a Mons. Francesco Mazzieri, morto in Zambia nel 1984, dove si trova la sua tomba. Lo Zambia è, infatti, la prima missione dei Frati Minori Conventuali in Africa, iniziata nel 1930 e i primi frati provenivano dalle Marche.

L’associazione porta aiuti tramite le suore, nella regione del Copperbelt, una regione ricca di minerali situata nella parte settentrionale dello Zambia. E’ una Provincia suddivisa in vari distretti attorno alle città principali:

Ndola — Capoluogo di Copperbelt, la più grande città della regione e la seconda dello Zambia. La città deve il suo veloce sviluppo alle miniere di rame.

Chililabombwe — Cittadina la cui principale attività economica consiste nell’estrazione del rame.

Chingola — Nei pressi della miniera di rame di Nchanga Open Pit Mine, una delle miniere a cielo aperto più grandi del mondo.

Kalulushi — Fondata negli anni ’50 per ospitare i lavoratori delle miniere di rame e cobalto.

Kitwe — La terza più grande città dello Zambia. Incentrata sull’estrazione mineraria soprattutto di rame e smeraldi.

Luanshya — Città industrialmente ed economicamente molto attiva.

Lufwanyama — Città a circa 1.300 m di altitudine a 105 km a sudovest di Kitwe, la seconda più grande città dello Zambia.

Masaiti — Capoluogo del distretto omonimo.

Mpongwe — Capoluogo del distretto omonimo.

Mufulira — Nei pressi del confine con la Repubblica Democratica del Congo, sviluppatasi negli anni ’30 intorno ad una delle principali miniere di rame

In alcuni casi, l’aiuto viene indirizzatoo a singoli ragazzi grazie all’Adozione a Distanza: il sostegno economico serve per aiutare la famiglia nel suo complesso e, se il bambino è in età scolare, anche per pagare le tasse scolastiche, comperare i libri, le scarpe e la divisa obbligatoria.

I bambini, insieme ai genitori (o agli adulti che si prendono cura di loro) incontrano la suora di riferimento 2 o 3 volte l’anno. Le suore infatti di solito non danno alle famiglie il contributo annuale inviato dall’associazione tutto in una sola volta, ma lo rateizzano per evitare che possa essere speso subito interamente (ed in genere lo affidano alle donne che sono molto più parsimoniose degli uomini).

Talvolta, però, i bambini si spostano presso altri parenti, magari lontani, e per un certo periodo risulta difficile ricevere notizie o foto. E’ anche capitato che, dopo la morte dei genitori o dei nonni, il bambino andasse a vivere con zii o parenti lontani e che di lui si perdessero le tracce per anni…

Tutte le associazioni che lavorano in Africa incontrano le medesime difficoltà, soprattutto se sostengono bambini realmente disagiati e le loro famiglie… Nonostante questo, l’Associazione riesce a mandare informazioni circa una volta l’anno (talvolta due) agli sponsor che ricevono anche foto, report scolastici e brevi lettere.

Le adozioni sono rivolte anche a studenti meritevoli che si trovano  in condizioni disagiate e  che vengono aiutati a completare gli studi.

Ultimamente alcuni ragazzi già adottati da tempo sono rimasti senza sostegno a causa della crisi economica (nostra) e quindi è possibile subentrare nell’adozione. Si tratta di bambini e ragazzi che hanno potuto iniziare ad andare a scuola solo grazie all’adozione a distanza e che quindi ora si trovano in grave difficoltà.

In passato abbiamo ‘adottato’ (cioè sostenuto a distanza) anche due Case Famiglia, dove sono ospitati bambini orfani o disabili gravi o malati: una in Zambia, a Ndola, gestita dalle suore Domenicane, dove sono ospitati circa 100 bambini di cui 60 con handicap fisici e mentalied una in Ruanda, a Kigali, gestita dalle Suore del Verbo, dove sono ospitati circa 50 bambini. Attualmente è attivo solo il Sostegno all’orfanotrofio St. Anthony Children’s Village di Ndola. La Suora referente, Sr.Lucia Mucherenje, ci faceva pervenire notizie delle comunità che venivano inviate ai sostemitori in Italia (vedi aggiornamenti in fondo alla pagina dedicata all’Orfanotrofio)

 

AGGIORNAMENTI:

Aggiornamento 2017 – Sostegno a Distanza

– alcune note di Nicoletta sulle “Adozioni a Distanza” dopo il viaggio ad Ottobre 2015

– alcune brevi note sulle “Adozioni a Distanza” redatte da Marina, nostra referente per le adozioni a distanza, recatasi in Zambia ad  Agosto 2010, ad Ottobre 2011 e ad Agosto 2012.

Suor Beatrice