Le attività di Liberato Zambia 2001

“Liberato-Zambia 2001” è un’Associazione no-profit di Volontariato e Solidarietà Sociale, costituitasi nel Marzo 2001. E’ dotata di uno statuto e di un regolamento, riconosciuta dalla Regione Marche e censita tra le associazioni italiane che si occupano di adozioni a distanza.

Dal Giugno 2019 ha modificato il prorpio statuto ed è divenuta una ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO (ODV).

Nel Gennaio 2001 un gruppo di medici si è recato in Zambia per conoscere alcuni dei bambini adottati a distanza da famiglie della provincia di Ancona.

Il contatto con la realtà socio-sanitaria di questo paese e il riscontro delle numerose necessità e difficoltà degli operatori locali, ha rafforzato il proposito di proseguire il rapporto con lo Zambia.

Con il supporto dei “Frati e delle Suore Missionarie Francescane di Assisi“, già presenti in Zambia con diverse Missioni ed Istituti e promotori di progetti riguardanti l’incentivazione della scolarizzazione, della formazione al lavoro e l’assistenza sociale e sanitaria, l’associazione Liberato Zambia 2001  è diventata una realtà concreta.

 

La storia dell’associazione si può dividere in due fasi: dalla nascita all’anno 2008 e dal 2008 ad oggi.

 

Dal 2001 al 2008 le principali aree di intervento in cui l’associazione ha operato sono:

1. Area sanitaria:  invio di materiale sanitario, farmaci ed apparecchiature in relazione alle specifiche esigenze delle strutture presenti sul territorio (Ospedali Missionari o Statali, Ambulatori in foresta, Lebbrosari, Centri per bambini gravemente malnutriti o portatori di handicap). Aggiornamento del personale medico ed infermieristico zambiano.

2. Area scolastica: partecipazione alla costruzione di aule scolastiche e invio di materiale didattico. Incentivazione di gemellaggi e scambi culturali tra scuole zambiane e italiane.

3. Adozioni a distanza: l’adozione a distanza nasce come sostegno di un singolo bambino ai fini di garantirne la sussistenza, l’istruzione e l’assistenza sanitaria in condizioni di particolare difficoltà familiare. L’associazione promuove anche forme di adozione riguardanti il mantenimento di una casa-famiglia per orfani, di centri nutrizionali o di operatori specializzati in ambito sanitario e assistenziale. (es. fisioterapisti, medici, maestri,…).

Il sostegno allo sviluppo dell’area sanitaria ha contribuito negli anni alla costruzione e all’avvio dell’attività di:

  • 6 unità di diagnostica radiologica ed ecografica
  • 4 sale operatorie
  • 5 laboratori analisi

In definitive sono stati costruiti ex-novo 4 reparti medico chirurgici negli ospedali di  “St.Theresa Mission Hospital”,  “St.Joseph Mission Hospital” e  “St. Mary’s Mission Hospital”.

E’, inoltre, rimasto attivo dal 2003 al 2005, il PROGETTO E.S.T.H.E.R. (Ensemble pour une Solidaritè Therapeutique Hospitaliere En Rèseau), un programma di solidarietà contro l’AIDS promosso dal Ministero della Salute in 5 Paesi Europei. In collaborazione con la Clinica di Malattie Infettive dell’ Azienda Ospedaliera-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche sono stati forniti farmaci anti HIV (virus che causa l’AIDS) per le donne in gravidanza ed è stata data la possibilità a due medici zambiani di essere ospitati presso “Ospedali Riuniti” di Ancona per uno stage formativo.

Dal 2008 ad oggi si può, invece parlare di un cambio di rotta!

Arriva a conclusione il ciclo della costruzione e dell’allestimento di reparti chirurgici e diagnostici in piccole realtà mediche del nord dello Zambia e l’Associazione dà inizio una fase nuova di attività sanitaria in loco con l’avvio dei due principali progetti ad oggi attivi: GR.A.N.D. e YO.LA. YO.LI.

L’azione dell’Associazione si sposta, dunque, principalmente, nei Centri Nutrizionali dove, con il coinvolgimento di personale sanitario zambiano, viene distribuito l’integratore alimentare prodotto con i progetto YO.LA. YO.LI. per combattere i problemi di crescita e salute legati alla malnutrizione dei bambini di età inferiore ai 5 anni.

Il personale del progetto GR.A.N.D. provvede a visite periodiche nei centri nutrizionali per distribuire l’integratore alimentare e valutare lo stato nutrizionale e di salute dei bimbi, insegnando, inoltre, le basi delle norme igieniche come, ad esempio, il lavaggio delle mani prima del pasto, che viene servito nel centro nutrizionale.

Per quanto riguarda il sostegno a distanza e alle adozioni, dopo anni di attività, l’associazione ha deciso di concentrare le risorse umane (i nostri volontari!!) nel portare avanti i progetti esistenti e sviluppare nuovi microprogetti, ma sta, comunque,  portando a termine le adozioni attive per permettere ai ragazzi di concludere il percorso scolastico di base. 

Dalla sua fondazione, in relazione alle progettualità, gruppi di volontari si sono sempre alternati in Zambia. Il loro compito, oltre quello di istruire gli operatori locali, è anche quello di monitorare l’andamento dei progetti in corso e verificare i progetti conclusi e raccogliere i bisogni per le progettualità future.

L’associazione porta aiuti tramite le suore, nella regione del Copperbelt, una regione ricca di minerali situata nella parte settentrionale dello Zambia. E’ una Provincia suddivisa in vari distretti attorno alle città principali:

Ndola — Capoluogo di Copperbelt, la più grande città della regione e la seconda dello Zambia. La città deve il suo veloce sviluppo alle miniere di rame.

Chililabombwe — Cittadina la cui principale attività economica consiste nell’estrazione del rame.

Chingola — Nei pressi della miniera di rame di Nchanga Open Pit Mine, una delle miniere a cielo aperto più grandi del mondo.

Kalulushi — Fondata negli anni ’50 per ospitare i lavoratori delle miniere di rame e cobalto.

Kitwe — La terza più grande città dello Zambia. Incentrata sull’estrazione mineraria soprattutto di rame e smeraldi.

Luanshya — Città industrialmente ed economicamente molto attiva.

Lufwanyama — Città a circa 1.300 m di altitudine a 105 km a sudovest di Kitwe, la seconda più grande città dello Zambia.

Masaiti — Capoluogo del distretto omonimo.

Mpongwe — Capoluogo del distretto omonimo.

Mufulira — Nei pressi del confine con la Repubblica Democratica del Congo, sviluppatasi negli anni ’30 intorno ad una delle principali miniere di rame