Aggiornamento del progetto “We Cook, You Eat”

Il progetto è iniziato a Marzo 2022 come progetto pilota dell’ospedale Likuni Mission Hospital Board e con la direzione della nostra associazione Liberato Zambia 2001.

Il progetto “We Cook, You eat” è integrato nelle attività della cucina già esistente che già preparava pasti per l’ala privata dell’ospedale in base agli schemi previsti per le patologie. Il pagamento dei pasti può essere effettuato dopo 1 o 2 mesi senza che venga meno il servizio pasti dell’ospedale.

Il nostro progetto estende la preparazione pasti anche a tutti gli altri pazienti, dipendenti che abitano in luoghi lontani dal posto di lavoro e visitatori.

Era stata creata inizialmente  una stanza che viene usata come ristorante che però era in prossimità dei servizi igienici del nuovo reparto Maternità: la commissione dell’ospedale , insieme con  l’associazione della Chiesa del Malawi (CHAM) ha individuato una struttura più grande e più adatta.

Il progetto “We Cook, You eat” è ben avviato, ed è stata già avviata la necessaria sistemazione della pavimentazione della struttura!

“We Cook, You Eat” – Ampliamento del servizio mensa del Likuni Mission Hospital – Malawi

Il Likuni Mission Hospital si trova nella regione centrale del Malawi, a una decina di chilometri a ovest da Lilongwe, la capitale. E’ stato fondato come dispensario nel 1940. Attualmente ha una capienza di 256 posti letto ed offre diverse tipologie di assistenza sanitaria. Nei casi più gravi i pazienti vengono indirizzati al Kamuzu Central Ethel Mutharika Maternity Wing. Dal 2012 la gestione amministrativa dell’Ospedale è stata affidata alle Franciscan Missionary Sisters of Assisi. Particolarmente attivo il reparto di maternità che fornisce anche assistenza e sensibilizzazione alle gestanti e alla prima infanzia. L’assistenza prenatale è un elemento molto importante dei servizi di maternità in quanto gioca un ruolo sull’esito della gravidanza sia per la madre che per il bambino. Com’è noto, i sistemi sanitari pubblici dei paesi poveri è spesso precario nelle prestazioni e nella qualità dei servizi offerti ai pazienti e, soprattutto, è poco diffuso sul territorio. La carenza di strutture ospedaliere pubbliche nelle aree rurali è mitigata dalla presenza di dispensari e piccoli ospedali gestiti da istituzioni religiose grazie anche piccole sovvenzioni dello stato. Anche in questo caso i servizi logistici di supporto ai pazienti patiscono i limiti della scarsità di risorse. Nel caso del servizio mensa, ad esempio, succede che coloro che sono in possesso di una copertura assicurativa sanitaria o assistenziale privata (le persone dotate di maggiori redditi) possono accedere a pasti di più alto valore nutrizionale mentre alle persone più povere, la maggioranza, vengono somministrati servizi pasti che spesso sono inadeguati o insufficienti rispetto alla patologia del soggetto e al suo piano terapeutico. Anche nel Likuni Mission Hospital la fornitura del servizio mensa avviene nelle stesse modalità. Per i degenti che non possono permettersi di pagare la retta ospedaliera intervengono i parenti che durante il ricovero integrano il sostentamento alimentare portando quotidianamente del cibo preparato e cucinato nelle proprie abitazioni, spesso distanti decine di chilometri dall’ospedale.

L’Ospedale, dopo aver registrato negli anni una costante crescita nel numero dei pazienti ammessi ai vari reparti (nel 2016 sono stati pari a 53.03 utenti), a partire dal 2019 ha cominciato a registrare una inversione di tendenza con una costante diminuzione. Questa flessione, che nell’ultimo anno ha registrato un decremento del 9%, è da imputare in modo particolare a due fattori:

– paura del Covid-19 cui è associato l’ospedale come potenziale cluster;

– crescente difficoltà da parte dei familiari dei degenti nell’assicurare loro giornalmente i pasti a causa del forte aumento dei costi di trasporto e della difficolta di raggiungere la sede dell’ospedale per l’eccessivo congestionamento dell’unica strada di accesso all’ospedale (la Likuni Mission Road). 

In particolare, questo secondo fattore viene considerato come la causa più rilevante nella diminuzione dei pazienti. Si è osservato, inoltre, che un’alimentazione inadeguata, fredda e scarsa a cui sono spesso costretti i pazienti poveri – la maggior parte degli utenti – contribuisce a rallentare il processo di guarigione e a creare nuove situazioni patologiche. La lenta remissione della patologia comporta una degenza più a lungo termine. Un compito gravoso anche per i familiari che, oltre a essere costretti giornalmente a fornire il pasto ai propri malati, vengono distratti dal loro abituale lavoro agricolo, contribuendo al peggioramento delle condizioni di vita del nucleo familiare.

Da un’indagine effettuata presso gli utenti si è riscontrato che sarebbero in molti ad apprezzare la possibilità di accedere ad un pasto caldo e sicuro ad un prezzo contenuto.

 Obiettivi del progetto

Estendere la fornitura di pasti caldi e idonei sotto il profilo nutrizionale ai degenti poveri e privi di assistenza sanitaria ed ampliare il servizio di ristorazione (fast food, snack, caffetteria) ed un locale idoneo ai familiari dei pazienti, addetti, avventori, piccoli snack. Gli Obiettivi specifi sono:

  • preparazione e distribuzione di pasti caldi, a basso costo
  • allestimento di un locale da adibire a mensa / caffetteria per pasti semplici e convenienti
  • implementazione di un servizio di catering per convegni, corsi di formazione, stagisti