Mostra Fotografica
Un percorso tra immagini e sensazioni nel cuore dell’Africa Australe.
L’associazione di volontariato internazionale “Liberato Zambia 2001 Onlus” è impegnata da circa 15 anni in attività si sostegno a programmi di solidarietà e sviluppo nella provincia del Copperbelt, Zambia. In particolare, ha realizzato diverse opere a carattere sanitario (allestimento di n. 2 sale operatorie, di un laboratorio analisi, di una sala di radiologia, di un reparto di maternità e altri interventi minori). Opera inoltre nel campo delle adozioni a distanza di bambini orfani, accompagnandoli nel loro percorso di studi fino al raggiungimento della scuola dell’obbligo. A partire dal 2008 ha poi avviato un progetto integrato per il controllo e la lotta alla malnutrizione (chiamato GRAND – Growth And Nutrition Development) e un laboratorio per la produzione di un Integratore Alimentare ad alto valore nutrizionale (progetto YoLa – YoLi – Your Land is Your Life) somministrato in regime terapeutico ai bambini sotto i 5 anni in modo da sottrarli al circolo vizioso della fame e della denutrizione. Tutto ruota attorno ad 11 Centri Nutrizionali, sparsi qua e là nella provincia, dove ogni giorno centinaia e centinaia di bambini ricevono un pasto sicuro.
I soggetti principali della mostra sono dunque i bambini, i loro volti, le loro espressioni. Essa nasce da un gruppo di volontari al rientro da uno straordinario viaggio “solidale” organizzato da Liberato Zambia 2001 per far conoscere direttamente i progetti di cooperazione, i partners, le comunità, i contesti sociali, l’ambiente di vita, le problematiche di una parte significativa dell’Africa. Il gruppo sente il desiderio di comunicare ciò che ha vissuto, intensamente, nei villaggi, negli incontri con centinaia di bambini, negli scambi con gli operatori impegnati nei progetti di assistenza e solidarietà, nel contesto di un paesaggio di struggente bellezza e di cruda sopravvivenza. I volontari sentono il bisogno cioè di comunicare e condividere il dono che a loro volta hanno ricevuto dall’Africa. La mostra originale “Obiettivo Zambia” ritrae numerosi scatti fotografici; in questo caso si è deciso di sceglierne solo alcuni. Una chiave di lettura suggerita dagli autori stessi, attraverso cui il visitatore potrà compiere il suo viaggio personale, è quello dei 5 sensi più uno, cioè lo stesso approccio che suggeriamo a chiunque abbia intenzione di accostarsi al mistero dell’Africa… Passiamo così dalla Vista, per immergersi nei paesaggi a perdita d’occhio o rispecchiarsi nei grandi occhi dei bambini incontrati. L’Udito, per percepire – nel silenzio immenso delle grandi distese – ogni più piccolo rumore di vita. Il Tatto, delle mani che si stringono, che cercano, che percuotono un tamburo per ricavarne il ritmo incessante della vita. L’Olfatto, per assaporare i profumi intensi, a volte trasformati in olezzo di vita vissuta. Il Gusto, forte e schietto dei sapori della terra madre. Per poi ricorrere al Sesto Senso, all’empatia come capacità di entrare in sintonia con l’altro. E’ il senso della Comunità, dello stare insieme, della condivisione. È la capacità cioè di entrare in un rapporto di empatia con le immagini e ciò che disvelano agli occhi del visitatore, nel profondo delle proprie convinzioni. C’è un modo per lasciarsi trasportare in questo viaggio virtuale: leggere le immagini con gli occhi dello spirito, facendo leva sul grande mistero dell’incontro con l’altro, anche attraverso una foto.